Oggi come ogni anno, si celebrerà la “Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo”, istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU per sensibilizzare l’attenzione sui diritti delle persone che presentano disturbi dello spettro autistico. #siamotuttiunici è l’hashtag di riferimento.
Eurosofia da molti anni si impegna nell’organizzazione di eventi di sensibilizzazione e nella creazione di percorsi formativi volti a veicolare l’inclusione.
Anche quest’ anno in collaborazione con il Comune di Gaeta, partecipa all'evento:
: “Autismo e progetto di vita: dove e come nasce nel curriculum educativo”
che si svolgerà a Gaeta il 5 aprile 2022 dalle 15.00 alle 19.00
Nella Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, sentiamo l’esigenza, prima di ogni altra cosa, di abbracciare virtualmente tutte le persone affette da questa complessa patologia e le loro famiglie e di complimentarci con tutti i docenti di sostegno e curriculari che si misurano ogni giorno con queste realtà e si adoperano nella ricerca, nella vicinanza e nel potenziamento delle attività inclusive che riguardano i loro allievi speciali.
I Bambini autistici non sono puzzle con pezzi mancanti, sono puzzle senza bordi, senza confini. Sono unici, individui immensamente pieni di curiosità, di visioni parziali e straordinarie, hanno solo bisogno di essere stimolati e sollecitati in modo adeguato e competente.
L’approccio giusto può essere solo frutto di studio, osservazione, empatia, istinto. Sono outsider dell’apprendimento e della vita, visionari sconfinati e teneramente docili e dolci, sono donatori di logiche nuove, indulgenti e desiderosi di contatto fisico e mentale.
Sono bramosi di prendere per mano tutti e a volte sono creature cieche, disarmate e talvolta sprovvedute al cospetto della loro preziosità.
Abbiamo raccolto tante testimonianze di docenti che hanno imparato tanto dai loro allievi speciali. Docenti che si sono formati con noi e che non si aspettavano di trovare tanta unicità, ricchezza ed una tale immensità di pensiero.
La consapevolezza è una parola chiave quando parliamo di autismo perché è quanto mai necessario che la società e le istituzioni comprendano sempre meglio che cosa significa e quali problemi comporti sia per le persone che ne sono affette che per quanti vivono insieme a loro.
Occorre che si faccia tutto quanto possibile per migliorare l’inclusione sociale delle persone autistiche, occorre averne cura, accoglierle e individuare al più presto i sintomi e i segnali. In una società capace di pensarsi e di proporsi come una vera comunità ogni persona è una risorsa e da ogni persona può arrivare un contributo prezioso.
i docenti possono facilitare il riconoscimento e la messa in pratica di strategie d’inclusione degli studenti.
Si tratta di disturbi che racchiudono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo, caratterizzati da una compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione, e da modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività.
Il ruolo della scuola è assolutamente centrale nel riconoscimento delle manifestazioni, che sono differenti da persona a persona e che quindi suscitano bisogni specifici che possono anche variare nel tempo.
La presenza a scuola di un bambino o ragazzo con disturbi dello spettro autistico richiede una concertazione di interventi il più coerente ed integrata possibile.
A questo proposito è necessario che i docenti siano formati e informati sulle peculiarità di questi disturbi e su come affrontarli, per offrire un supporto efficace e veicolare la loro inclusione nelle attività didattiche.
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