Ieri si è svolta la Terza edizione della Giornata Internazionale dell’Educazione Istituita dalle Nazioni Unite con la risoluzione del 3 dicembre 2018.

Il tema della Giornata Internazionale dell'Istruzione 2021 è stato sintetizzato dal titolo "Recuperare e rivitalizzare l'istruzione per la generazione Covid 19".

L'istruzione è un diritto umano, oltre che un bene pubblico. Tuttavia, i numeri nel mondo mostrano quanto lavoro ci sia ancora da fare per avere un'educazione inclusiva e trasversale, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Guarda il video Clicca qui

 

"Senza un’istruzione che sia inclusiva, equa e di qualità e che offra opportunità permanenti per tutti, i paesi non saranno in grado di raggiungere l’uguaglianza di genere e rompere il ciclo della povertà che attualmente lascia indietro milioni di bambini, giovani e adulti- Scrive l’Onu - Ancora oggi, 258 milioni di bambini e di giovani non frequentano la scuola, 617 milioni non sanno leggere e non conoscono la matematica di base. Meno del 40% delle bambine e delle adolescenti nell’Africa sub-Sahariana completa la scuola secondaria inferiore e circa 4 milioni di bambini e giovani rifugiati non vanno a scuola. Il loro diritto all’istruzione viene violato e questo è inaccettabile.”

 I Paesi non riusciranno a raggiungere l'uguaglianza di genere e a spezzare il ciclo della povertà che sta lasciando indietro milioni di bambini, giovani e adulti".

Obiettivo dell'evento è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sul ruolo cruciale dell'istruzione nella costruzione di società sostenibili.

“L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo.”

(NELSON MANDELA)

 

Promotore principale della ricorrenza è l'Unesco, l'agenzia Onu per l'educazione, la scienza e la cultura. Cogliendo lo spirito della Giornata, l’UNESCO e i partner hanno condotto il Learning Planet Festival per celebrare l’apprendimento in tutti i contesti e condividere le innovazioni che soddisfano il potenziale di ogni studente, indipendentemente dalle circostanze. 

Il diritto all’istruzione è sancito dall’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nel quale l’istruzione elementare deve essere gratuita e obbligatoria per tutti.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, adottata nel 1989, si spinge oltre questo requisito stabilendo che i Paesi devono rendere accessibile a tutti anche l’istruzione superiore.

Nel 2015, quando è stata adottata l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, la comunità internazionale ha riconosciuto l’istruzione come elemento fondamentale, senza il quale il raggiungimento di tutti e 17 i suoi obiettivi non sarebbe possibile.

 

In particolare, l’Obiettivo di sviluppo sostenibile numero 4 mira a “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità permanenti di apprendimento per tutti” entro il 2030.

 “Questa crisi ha aumentato alcune diseguaglianze tra cui anche quella educativa, ecco perché in questa giornata speciale vogliamo chiedere con forza maggiore che il Governo e tutte le istituzioni, anche sovranazionali, non trascurino l’istruzione e anzi colgano l’occasione della pandemia per mettere le basi per un nuovo patto educativo che coinvolga le famiglie, le scuole, le associazioni e le istituzioni”, ha affermato la Presidente nazionale Fidae, Virginia Kaladich, in occasione della Giornata internazionale dell’Educazione  celebrata ieri.

La Giornata si svolge sulla scia della pandemia di Covid-19, che ha portato un’interruzione dell’apprendimento mondiale di una portata e di una gravità senza precedenti. La chiusura di scuole, università e di altre istituzioni per l’apprendimento, così come l’interruzione di molti programmi di alfabetizzazione, ha colpito 1,6 miliardi di studenti in più di 190 paesi.

 

Abbiamo creato un nuovo Network: “L’eco digitale di Eurosofia” dedicato all’informazione e all’istruzione. Affronteremo temi sociali e in particolar modo dedicheremo ampio spazio alla scuola come punto di riferimento educativo e culturale dando ampia rilevanza ai recenti fatti di cronaca che mostrano una profonda crisi valoriale e sottolineano la necessità di offrire ai giovani delle alternative valide, la possibilità di sentirsi parte di una comunità inclusiva, che offra loro spunti per trovare la propria ispirazione e creatività in nuove attività e scoprendo nella sperimentazione le proprie peculiarità.

Vogliamo aiutarli a delineare la propria identità senza dipendere dall’approvazione sui social basata sull’omologazione e l’emulazione.

“L'obiettivo principale dell'educazione nelle scuole dovrebbe essere quello di creare uomini e donne che siano capaci di fare cose nuove, non soltanto di ripetere semplicemente ciò che le altre generazioni hanno fatto.”

(JEAN PIAGET)

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