Le scuole beneficiarie della prima tranche di risorse del Piano contro la dispersione (PNRR)

I dirigenti scolastici degli Istituti beneficiari dei primi 500 milioni stanziati nell’ambito del Piano di riduzione dei divari territoriali e del contrasto della dispersione scolastica, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) hanno ricevuto la lettera del Ministro Bianchi, che accompagna gli “Orientamenti per l’attuazione degli interventi nelle scuole”, un documento realizzato per guidare le scuole nell’utilizzo strategico delle risorse a disposizione. 

Sono coinvolte in questa prima fase di attuazione del Piano 3.198 scuole secondarie di primo e secondo grado con studentesse e studenti nella fascia 12-18 anni, selezionate sulla base di indicatori relativi alla dispersione e al contesto socio-economico, alle quali le risorse saranno assegnate direttamente.

Il documento inviato alle scuole definisce gli orientamenti chiave per la progettazione degli interventi, delinea alcune tipologie di azioni che possono essere messe in campo, scandisce un cronoprogramma ed evidenzia gli strumenti a supporto degli istituti in tutte le fasi del Piano. 

Le scuole dovranno predisporre azioni che abbiano un’articolazione in piani pluriennali, con l’obiettivo di costruire reti e rendere più forti i legami col territorio, favorendo sinergie, collaborazioni sistematiche e continuative e coinvolgendo tutta la comunità educante – comprese le famiglie e il Terzo settore – anche tramite patti educativi.

Le attività non dovranno essere circoscritte all’offerta curricolare, ma dovranno prevedere percorsi di apprendimento extracurricolari, in un’ottica di apertura e di potenziamento delle competenze di ragazze e ragazzi, percorsi di orientamento soprattutto nella transizione tra scuola secondaria di primo e secondo grado, nonché percorsi di personalizzazione degli apprendimenti, attività di tutoraggio ed una maggiore didattica laboratoriale. I progetti delle scuole dovranno essere strutturati anche per affrontare in modo preventivo eventuali segnali di disagio e situazioni di rischio. 

I percorsi che le scuole dovranno definire potranno essere organizzati per singoli studenti, nel caso di attività di mentoring, o per gruppi, per il potenziamento delle competenze, per l’orientamento, anche con il coinvolgimento attivo delle famiglie, per la realizzazione di attività laboratoriali extracurriculari (disciplinari o riguardanti cinema, teatro, sport, musica, ad esempio).

Dopo un’azione di analisi del contesto, i progetti dovranno essere predisposti entro ottobre 2022 ed essere realizzati nel corso del biennio, entro dicembre 2024

All’interno di ciascuna scuola è prevista la costituzione di un team composto da docenti e tutor esperti per sostenere nell’individuazione delle studentesse e degli studenti a maggior rischio di abbandono e nella progettazione e nella gestione degli interventi. Gli istituti scolastici avranno a disposizione anche Gruppi di supporto, attivati negli Uffici Scolastici Regionali, le équipe formative territoriali e la “Task force scuole”, che assicurerà il supporto tecnico-amministrativo, nonché la raccolta di dati e il monitoraggio delle attività. 

“La sfida comune – scrive il Ministro Bianchi – è quella di riuscire a superare i divari di lungo periodo e a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alto livello di conoscenza che, partendo dalle criticità attuali, possa essere in grado di investire sulle competenze delle studentesse e degli studenti. Gli orientamenti chiave per l’attuazione degli interventi nelle scuole forniscono le prime indicazioni operative, le finalità dell’investimento, le tempistiche e le principali misure attivabili, per iniziare a progettare azioni efficaci, partendo da un’analisi di contesto della scuola e dalle maggiori criticità sulle quali è necessario intervenire, anche attraverso progetti di rete con altre istituzioni scolastiche in modo da creare sinergie territoriali, collaborazioni e scambi”. 

“Nell’ambito della loro autonomia – spiega Bianchi – le scuole sono chiamate a sviluppare, anche in rete e in raccordo con gli altri soggetti del territorio, una progettualità pluriennale di ampio respiro per il miglioramento e l’arricchimento dell’offerta educativa e per sostenere apprendimenti e attività extracurricolari, anche prevedendo patti educativi territoriali e individuando un team dedicato di docenti e tutor esperti per la prevenzione della dispersione scolastica”. 

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