Il Decreto scuola, già approvato dal senato, ha definito criteri e modalità dei prossimi reclutamenti della scuola, ha fornito dettagli sulle graduatorie e su tanto altro, chiarendo alcuni dubbi. Nelle ultime settimane si sono susseguite informazioni contrastanti o imprecise, in particolar modo per quanto concerne i 24 cfu come requisito obbligatorio anche per gli Itp e su tanti altri aspetti
Sono state diffuse alcune notizie in merito alla necessità di acquisire i 24 cfu anche per accedere alle graduatorie di III fascia. Ma attendiamo cautamente la pubblicazione del decreto ufficiale per avere maggiori certezze. I concorsi per la scuola secondaria saranno banditi con molta probabilità a febbraio 2020. I posti messi a bando dovrebbero essere 24.000 per ciascun bando
Per quanto concerne il concorso ordinario secondaria sono state introdotte alcune novità. Il comma 15 dell’art. 1 del Decreto Scuola sopprime le norme transitorie introdotte dal Decreto L.vo 59/2017 per venire incontro alle esigenze di allora dei precari, e cioè:
la possibilità per i docenti con tre anni di servizio negli ultimi otto, svolti nelle scuole sistema educativo di istruzione e formazione, di partecipare al concorso ordinario senza i 24 CFU; la riserva del 10% dei posti destinata a tali docenti.
È stata inoltre soppressa la norma dell’art. 14, co. 7-bis, del D.L. 4/2019 (L. 26/2019), che ha disposto che le graduatorie di merito del primo concorso per il reclutamento dei docenti nella scuola secondaria bandito successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge – e, dunque, le graduatorie del concorso ordinario da bandire entro il 2019 – sono predisposte attribuendo ai titoli posseduti un punteggio fino al 40% di quello complessivo e che tra i titoli valutabili è particolarmente valorizzato il servizio svolto presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, al quale è attribuito un punteggio fino al 50% del punteggio attribuibile ai titoli.
Il dottorato di ricerca, come specificato nel testo del decreto scuola, sarà valorizzato per i reclutamenti ordinari; in sede di valutazione dei titoli, ai soggetti in possesso di dottorato di ricerca, è attribuito un punteggio non inferiore al 20 per cento di quello massimo previsto per i titoli”.
Gli specializzandi TFA sostegno, che non hanno ancora concluso il percorso formativo, saranno ammessi con riserva ai reclutamenti. Il comma 18-ter del Decreto Scuola dispone inoltre l’ammissione con riserva alla procedura straordinaria e alle procedure concorsuali per i posti di sostegno da bandire nel 2019 e 2020, dei docenti iscritti ai percorsi TFA sostegno a.a. 2018/19, purché il titolo venga conseguito entro il 15 luglio 2020. Come sottolineato, l’ammissione con riserva degli specializzandi TFA sostegno è esteso a tutti i reclutamenti di prossima pubblicazione: concorso ordinario secondaria, straordinario secondaria, concorso ordinario infanzia e primaria.
Per il concorso straordinario per la scuola secondaria i requisiti sono:
(per i docenti delle scuole statali)
- titolo di studio valido per l’accesso alla classe di concorso;
- tre annualità di servizio anche non consecutive svolte tra l’a.s. 2008/09 e l’anno scolastico 2019/20 su posto comune o di sostegno;
- almeno un anno di servizio deve essere stato svolto per la classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre;
- il servizio svolto su posto di sostegno in assenza di specializzazione è considerato valido ai fini della partecipazione alla procedura straordinaria per la classe di concorso, fermo restando il requisito dell’anno di servizio specifico.
Il docente che fa valere l’a.s. 2019/20 come requisito accede con riserva. Il titolo di studio di accesso per gli ITP è il diploma. Per accedere al concorso per i posti di sostegno è necessario essere in possesso della relativa specializzazione.
N.B. Il servizio per accedere al concorso straordinario ai fini del ruolo è preso in considerazione unicamente se prestato nelle scuole secondarie statali.
Il servizio è valido se prestato come insegnante di sostegno oppure in una classe di concorso compresa tra quelle di cui all’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, e successive modificazioni.
Sono ammessi a partecipare alla procedura i docenti che hanno gli stessi requisiti (tre annualità, di cui uno specifico) ma con servizio svolto presso le scuole paritarie. I docenti delle scuole paritarie e della formazione professionale partecipano alla procedura esclusivamente per conseguire l’abilitazione. Valido, solo a fini abilitanti, anche il servizio misto tra statale e paritaria.
Possono partecipare – anche senza l’anno di servizio specifico – i docenti di ruolo delle scuole statali con titolo di studio valido per la secondaria e almeno tre anni di servizio svolti tra l’anno scolastico 2008/09 e l’anno scolastico 2019/20.
Se i docenti di ruolo posseggono gli stessi requisiti dei docenti precari della scuola statale partecipano alla selezione per ruolo più abilitazione, o solo per abilitazione. Ciascun docente può partecipare al concorso straordinario in un’unica regione sia per il sostegno sia per una classe di concorso.
È consentita la partecipazione sia alla procedura straordinaria sia al concorso ordinario, anche per la medesima classe di concorso e tipologia di posto.
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