Approvazione definitiva in Senato del provvedimento che abolisce un divieto che risale al 1933. Si attende solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ed il relativo decreto attuativo.
Giurisprudenza e, parallelamente, Scienze Politiche? Ingegneria e Filosofia? Scienze infermieristiche insieme al Conservatorio? Ora si può fare.
La doppia laurea è legge. Il Senato ha approvato in via definitiva con 178 sì, 4 astenuti e 5 voti contrari il provvedimento che consente a studenti e studentesse di iscriversi, contemporaneamente, a due corsi universitari della stessa università o di due diversi atenei o erogati dagli istituti dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Cade così, dopo quasi novant'anni, un divieto ormai anacronistico che resisteva dal 1933 quando per decreto regio fu proibita la doppia laurea. La legge attuale è nata invece su iniziativa parlamentare nel 2020 ed ora, dopo due anni, è realtà.
A partire dal prossimo anno accademico, dunque, sarà possibile l'iscrizione contemporanea a due corsi di laurea, di laurea magistrale o di master, anche presso più università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale; oppure a un corso di laurea e a un master, a un dottorato di ricerca o a una specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica; o ancora a un corso di dottorato di ricerca o di master e a un corso di specializzazione medica. "
Possibile anche la doppia iscrizione a corsi a numero programmato a livello nazionale. Entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di cui ora si attende solo la pubblicazione, a giorni, in Gazzetta Ufficiale, sarà il ministero dell'Università e della ricerca, dopo aver sentito la Crui (Conferenza dei rettori), il Cun (Consiglio universitario nazionale) e il Cnsu (Consiglio degli studenti), a stilare un regolamento. Anche perché le richieste, sembra incredibile, ma sono moltissime.
Le iscrizioni contemporanee saranno consentite sia presso istituzioni italiane che estere e pure agli atenei telematici.
Continuerà a essere invece proibita la doppia iscrizione contemporanea a corsi della stessa classe di laurea o allo stesso master in due atenei diversi. Così come l'iscrizione contemporanea a due dottorati. Il tetto massimo sarà comunque il numero due: non sono consentite iscrizione multiple a tre, quattro, cinque corsi.
Come fare con le tasse?
Per rendere sostenibile la doppia iscrizione a chi ha redditi bassi, la legge ha introdotto una prima misura prevedendo che chi, in base al proprio Isee, è esonerato del tutto o in parte dalle tasse gode dello stesso esonero anche sulla seconda iscrizione. Una decisione non ancora sufficiente ad agevolare la doppia iscrizione visto che gli esoneri coprono una fascia di popolazione ristretta. Il ministero dell'Università sta lavorando per ampliare il diritto allo studio e la platea di beneficiari delle agevolazioni.
Gli atenei, nella loro autonomia, possono inserire ulteriori misure per "scontare" le tasse universitarie a chi decide di intraprendere due percorsi paralleli o di aggiungere al primo, già avviato, un secondo corso.
Per quanto riguarda invece borse di studio e posti alloggio, la norma prevede che il beneficio scatta per una sola iscrizione, a scelta dello studente.
Tra tre anni ci sarà la prima verifica: il ministero dovrà presentare al Parlamento una relazione sul numero di studenti realmente iscritti a due corsi di laurea, sugli eventuali abbandoni, i fuori corso, la capacità di trovare lavoro o di proseguire studi eccellenti per i ragazzi che conquistano due diplomi.
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