Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha annunciato l'imminente lancio del Concorso Docenti Fase Straordinaria, previsto per il mese di agosto. Questa eccezionale iniziativa vedrà la disponibilità di ben 30mila posti per aspiranti docenti.
La decisione di bandire questo concorso è stata motivata da due importanti ragioni. In primo luogo, il Ministro Valditara desidera evitare il consueto fenomeno delle cattedre disponibili e non assegnate ai docenti di ruolo all'inizio dell'anno scolastico, un problema che ha generato un crescente divario tra le cattedre libere e quelle effettivamente assegnate. In secondo luogo, l'iniziativa consentirà di avviare la prima delle selezioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) riguardante la fase transitoria della nuova abilitazione di cui al Decreto Legge 36/22, come rivisto dal Decreto PAbis.
Dalle informazioni disponibili, si prevede che il concorso sia aperto ai docenti precari con almeno 36 mesi di servizio o a coloro che sono laureati con almeno 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Saranno messi a disposizione circa 35mila posti, presumibilmente per la scuola secondaria e principalmente per posti comuni. Non è ancora chiaro se la procedura riguarderà solo le classi di concorso esaurite o se interesserà tutte le classi di concorso.
Le prove concorsuali consisteranno in una prova scritta con quesiti a risposta multipla, finalizzata a valutare le conoscenze e competenze dei candidati in ambito pedagogico, psico-pedagogico, didattico-metodologico, informatico e linguistico (inglese). La prova orale, invece, varcherà la disciplina della classe di concorso o tipologia di posto richiesta e valuterà anche le competenze didattiche e l'abilità nell'insegnamento.
La distribuzione geografica dei posti liberi e quelli accantonati mostra una maggiore concentrazione di cattedre vacanti al Nord, mentre al Sud i posti accantonati sono percentualmente inferiori. Ciò ha portato alla decisione di destinare i 30mila posti disponibili sia alla scuola dell'infanzia e primaria che alla scuola secondaria di primo e secondo grado.
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