Come indicato nel nuovo DPCM, a partire dal 7 gennaio 2021, gli studenti delle scuole secondarie di II grado ricominceranno le attività scolastiche in presenza. Prima dell’inizio delle vacanze natalizie, come stabilito a livello regionale, le lezioni si terranno a distanza, sebbene vi sia la possibilità di organizzare in presenza i laboratori e assicurare ad alcune categorie di studenti la possibilità di frequenza.

 

Riaperture scuole superiori a gennaio – “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività siano svolte tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza“

 

Infanzia, primaria e secondaria I grado – L’attività didattica ed educativa continua a svolgersi integralmente in presenza.

 

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Facciamo chiarezza e analizziamo Le differenze tra didattica a distanza e didattica digitale integrata

Una distinzione chiara l’ha fornita Marco Campione, esperto di politiche scolastiche, sul suo profilo FB. La sua riflessione risale è del 3 dicembre, quando la bozza del DPCM presentava il ritorno in classe del 50% della popolazione studentesca dal 7 gennaio, passato poi al 75% nel testo definitivo:” La didattica a distanza e la didattica digitale integrata sono due cose diverse. E la differenza sta in quell’aggettivo “integrata”.

 

La DAD presuppone che la scuola sia chiusa, la DDI presuppone che la scuola sia aperta e quindi sono già impostazioni diverse.

Questa cosa ha un corollario (ed è questo che il dibattito di cui sopra non tiene in adeguato conto): con la didattica a distanza al 100% non si può fare didattica integrata perché non c’è niente da integrare.

Un solo esempio per capirci. Ci sono tanti modi di fare presenza al 50%.

Metà in classe a fare lezione e l’altra metà a casa a guardarli è un modo (e questa NON È didattica integrata) è una possibile modalità.

Oppure fare a casa cose diverse da quelle che si fanno in classe.

Con la DaD al 100%, l’equivalente della prima modalità è quello che io chiamo “il cinema”: il prof parla e gli studenti ascoltano, modello lezione frontale classico.

L’equivalente della seconda modalità invece è l’alternanza tra didattica sincrona e asincrona, il ricorso sistematico ad una modalità laboratoriale o esperienzale (anche a distanza si può fare), momenti nei quali i ragazzi lavorano senza il docente

Scuole dovranno gestire la presenza del 75% della popolazione scolastica

 

Ricordiamo che le disposizioni dell’ultimo DPCM sono valide fino al 15 gennaio 2021, le scuole si troveranno a dover gestire quel 75% di cui si parla.

I Collegi docenti hanno sollevato, già mesi fa, l’annosa questione delle valutazioni che adesso che siamo giunti al termine del primo quadrimestre, dopo un inizio così incerto e frastagliato non saranno semplici da gestire.

Per una valutazione obiettiva le condizioni in cui gli studenti vengano valutati si suppone siano paritetiche e seguano dei parametri di riferimento ben definiti.

Tra l’altro un’incognita è rappresentata anche da ciò che sarà deciso sui trasporti, con la possibilità di poter scaglionare ingressi o effettuare turni pomeridiani.

 

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